Originariamente solo “caffè” nel 1921 fu fondato e gestito da Francesco Pinto, nonno degli attuali proprietari/titolari.
Diventò Bar FOD nel 1951,quando i suoi figli Francesco, Orlando e Donato intesero restaurarlo e denominarlo “FOD” dalle iniziali dei loro nomi e non come comunemente si crede, col termine dialettale “folla”.
Fu affidato quindi alla gestione di Mario, il quarto dei fratelli, che per più di 40 anni ne ha curato le fortunate sorti e che tuttora collabora. Oggi è gestito dai suoi figli Francesco, Fabio e Antonietta; la pasticceria è affidata all’artigianalità e alla creatività di mamma Maria.
La sua ubicazione è stata sempre in piazza, tra Porta Grande, Porta Piccola e Piazza Nuova, proprio nel cuore del centro storico dove si svolgevano tutte le attività commerciali ed artigianali fino a quando il paese si estese oltre le mura di cinta, lasciando al centro il valore storico e architettonico di una civiltà che va, non solo protetta e preservata ma conservata viva e produttiva.
Nel 1985 il Bar FOD attivò una politica di investimenti culturali per attrarre nuovi clienti, rinnovando l’ immagine. Nel 1994 trasforma quella semplice kermesse di musicisti locali e regionali in un progetto culturale che nel giro di pochi anni diventerà un importante festival internazionale: “ Pietre Che Cantano”.
Dal 1998 rinfresca gli spiriti e delizia le gole con la magia della musica classica e la voluttà dei suoi aperitivi nella singolare iniziativa “Aperitivo Classico”, proponendo dal vivo pregevoli concerti in una fascia oraria alternativa e desueta.
Nel 2007 viene inaugurato un nuovo spazio arredato dall’architetto Francesco Nitti e Sabrina Balestra, con l’intento di donare ai sui attenti clienti uno spazio bello, confortevole e familiare. E’ stata denominato sala “G” dedicata al caro Gigi.